Studio Legale Avv. Odette Carignola
Cassazione: nullo il licenziamento della lavoratrice in gravidanza anche in caso di superamento del comporto
In data 07 maggio 2025 la Suprema Corte di Cassazione – Sezione Lavoro – ha depositato un’importante ordinanza (n. 12060/2025) che affronta il delicato tema della
tutela della lavoratrice in stato di gravidanza.
Il caso riguarda una mia assistita,
licenziata nel 2019 per superamento del periodo di comporto, nonostante si trovasse in stato interessante.
La Corte ha confermato la
nullità del licenziamento, riaffermando la prevalenza della disciplina protettiva dell’art. 54 del D.lgs. 151/2001 sulla normativa ordinaria.
⚖️ La Corte ha chiarito un punto essenziale:
"Il superamento del periodo di conservazione del posto di lavoro in caso di malattia non esclude l’operare del divieto di licenziamento di cui al citato art. 54 ove risulti lo stato di gravidanza della lavoratrice, rimanendo intatte le esigenze di protezione poste a base del divieto in parola, volto a consentire che l’esperienza della maternità non sia intaccata dalle preoccupazioni connesse alla perdita del posto di lavoro."
📍 Una pronuncia che sottolinea il valore sostanziale della tutela della maternità, anche in presenza del superamento del comporto. Un principio di equilibrio tra norme e diritti fondamentali.
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Riporto di seguito l’ordinanza (con generalità anonimizzate), ritenendola di interesse per lavoratrici, datori di lavoro e professionisti del settore
